Pur cambiando completamente, nel 2016 l’Audi A5 si è aggiornata senza stravolgere le forme e le proporzioni del modello precedente: la coda filante nasconde un baule (la cui soglia d’accesso è piuttosto bassa) più capiente. Il lunotto inclinato e i larghi montanti del tetto penalizzano però la visibilità posteriore. Notevole la piacevolezza di guida: complice il peso ridotto (fino a 60 kg meno del vecchio modello, a seconda della versione), l’auto è ancora più maneggevole e segue fedelmente le traiettorie impostate (preciso lo sterzo); valido il velocissimo cambio robotizzato a doppia frizione S tronic a sette marce. Efficiente il controllo elettronico degli ammortizzatori (optional) impostabile dal sistema Drive Select: in modalità Dynamic rende l’auto più reattiva, in quella Comfort rende più soffice il passaggio sulle buche. Omologata per quattro persone, l’auto è piuttosto accogliente, oltre che rifinita con cura: a chi siede davanti garantisce uno spazio più che adeguato (la posizione di guida, però, è un po’ infossata). E anche dietro non c’è di che lamentarsi, anche se per accedervi è necessaria una certa agilità e i passeggeri più alti possono sfiorare il soffitto (assai inclinato, come in quasi tutte le coupé) con la testa. Una nota per il “clima”: quello di serie è automatico, ma solo monozona, e a richiesta c’è il trizona.